Shopkick, lo shopping con il grande fratello

Shopkick mi ha incuriosito fin dall’inizio, nel 2010: disponibile per iPhone e Android, riconosce in modo automatico quando si entra in un negozio e tiene traccia degli oggetti che prendiamo in considerazione. Trovavo curioso rendere noto a terzi le abitudini di shoppers, in fondo fare acquisti è qualcosa di abbastanza intimo…
Ad oggi, oltre 2,3 milioni di americani vanno a far shopping in compagnia di Shopkick e il perché non si fa fatica a capirlo: in fondo si tratta di una “carta fedeltà” all’ennesima potenza, perché ogni volta che si entra in un negozio o si scansiona un codice a barre di un prodotto si accumulano punti che possono essere convertiti in bonus e vari “privilegi”.
Il riconoscimento avviene tramite sensori posti nei negozi che aderiscono all’iniziativa. Tra questi, grandi catene americane e diverse marche famose di abbigliamento e tecnologia. Il sistema utilizzato assomiglia a quello degli acquisti online: cookies e altri sistemi tengono traccia del nostro girovagare e dei nostri acquisti, fornendo informazioni utili ai venditori e permettendo loro di realizzare,anche con sistemi automatizzati, pubblicità e offerte mirate.
E’ uno strano ibrido tra reale e virtuale, ma non è molto diverso dalle carte fedeltà che molti di noi utilizzano quando vanno al supermercato: con i dati di cui tengono traccia è possibile recuperare tutte le informazioni che si desidera su molte delle nostre abitudini. Il sistema di Shopkick è molto più ampio, perché non riguarda una sola catena ma moltissimi negozi. Ed è molto più “profondo”: con gli attuali sistemi si arriva ad un’elevata personalizzazione. In fondo con le carte fedeltà che conosciamo tuttalpiù si accumulano punti e si fruisce di sconti speciali, ma non mi risulta che il sistema sia così evoluto da fornire consigli e servizi mirati sui gusti personali (per es. indicarti con una email che quel tipo di pasta che compri sempre, questa settimana è in offerta o un tool – uno dei miei sogni – che in base a quello che compri di solito ti disegna il percorso ottimale all’interno delle corsie). Questo è un approccio a cui siamo abituati online, ma non offline: Shopkick sembrerebbe fondere i due mondi. Inquietudini, implicazioni, speculazioni varie, si potrebbe andare avanti all’infinito, ma una cosa è certa e i numeri non mentono, il progetto è decisamente decollato e a mio avviso ha le potenzialità per potersi espandersi:

  • 3000 negozi di grandi dimensioni e 250 centri commerciali
  • dal 2010 gli utenti hanno scansito 700 milioni di prodotti e hanno segnalato 2 milioni di ingressi in negozi
  • sul blog di TechCrunch è riportato che uno dei grandi negozi (purtroppo non specifica quale) ha dichiarato che l’utilizzo dell’app ha aumentato di 50 milioni di dollari le vendite. 

Chissà se dopo essere decollato, nel bene e nel male, atterrerà anche da questa parte dell’oceano.

 Per approfondimenti: il sito di Shopkick (da cui è tratta l’infografica in questo post, relativa al primo compleanno) e l’articolo di TechCrunch da cui ho preso i dati citati.

4 commenti

  1. Grazie mille per la segnalazione, purtroppo il 20 ho un altro impegno lavorativo che non posso spostare, peccato perché sembra interessante…
    Ad ogni modo, attendo con curiosità il lancio del competitor, per provarlo e, soprattutto, per vedere l’effetto che fa in terra nostrana 😉

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*