I tecno-bocconcini finalisti del 2011 – prima parte

Ultima sera per votare i finalisti del Crunchies 2011. Come sempre la lista dei candidati è molto interessante (e sempre più lunga), un buon momento anche per scoprire siti, servizi e prodotti. Qui di seguito una piccola sintesi per alcune delle categorie.

Miglior tecnologia
L’anno scorso ha vinto la Google Self Driving Car, quest’anno arrivano vicino al podio:
Lytro: è una macchina fotografica basata su una tecnologia che permette di mettere a fuoco le fotografie DOPO averle scattate. In pratica, in uno scatto registra le immagini su più piani, consentendo in un secondo momento di scegliere quello desiderato. Semplicemente geniale (soprattutto se penso a tutte le foto di momenti memorabili buttate via perché l’unico scatto, preso in tutta fretta, era sfuocato).
NFC: Near Field Communication. In parole semplici, è una tecnologia che permette a due dispositivi di comunicare avvicinandoli. Le applicazioni sono molteplici e solo limitate dalla fantasia. Forse la più nota è quella utilizzata da Google su alcuni telefoni Android e già operativa in via sperimentale negli Stati Uniti: la possibilità di utilizzare il cellulare per pagare avvicinando il telefonino al lettore di carte di credito.
OnLive: una tecnologia figlia della cloud, permette di giocare con i giochi più famosi sfruttando la tecnologia della nuvola. In pratica, è una piattaforma che consente di giocare via internet a qualsiasi gioco (disponibile) utilizzando il dispositivo che si preferisce in quel momento (computer, TV, tablet…).
Siri: su Siri non dico nulla perché la pubblicità in televisione credo che abbia edotto ormai anche i muri…
Tesla Flat Pack Battery: batterie per auto elettriche poste nella parte inferiore della macchina. Il progetto è molto interessante: rivoluziona il design dell’auto. Liberando spazio, la parte davanti dell’auto diventa un portabagagli e quella dietro può essere usata come spazio per ulteriori posti a sedere. Consiglio una visita all’articolo su TechCrunch e alla visione del video.

Miglior applicazione “social”
L’anno scorso ha vinto Daily Booth, un social network per raccontare in modo istantaneo al mondo la propria vita utilizzando fotografie. Un social network che ha preso piede soprattutto tra i giovani (anche perché è un sistema che facilita la socializzazione con “nuovi amici”).
Quest’anno la lista comprende:
Facebook Timeline: non ho ancora avuto modo di capire se mi piace o no, anche se quest’idea di “tutta la vita” davanti mi inquieta un po’, comunque volenti o nolenti dal 5 febbraio tutti gli iscritti a Facebook la conosceranno perché sarà applicata di default ai profili, quindi non mi dilungo.
Instagram: software gratuito per fotografare, rielaborare e condividere le immagini. Ha diverse caratteristiche interessanti.
Google+: è il social network di Google, ha introdotto alcune innovazioni molto interessanti, come l’idea delle cerchie (che io trovo semplicemente geniale) e l’integrazione con i mezzi di produttività. Io lo trovo ancora un po’ acerbo, ma c’è ampio spazio di crescita.
The New New Twitter: il nuovo twitter allarga le alucce, non solo più la cronologia con le sue citazioni, le parole chiave, ma anche una piattaforma video per trasmettere eventi e alcune importanti acquisizioni. Insomma, c’è fermento, abbiamo un lungo anno davanti per vedere se continuerà a crescere ai notevoli ritmi tenuti quest’anno.
Path 2.0: è una specie di social network, non molto diverso da Facebook per certi aspetti, per condividere con altri foto, momenti della giornate, pensieri. Bisognerebbe provarlo per capire quali siano le potenzialità per cui uno dovrebbe preferirlo a uno dei molti già esistenti (questi social network: pensi sempre che ce ne sia già da vendere, e ogni tre per due ne nasce uno nuovo…), quel che si capisce dal video però è che ha una grafica decisamente migliore e un’usabilità notevolmente superiore alla pessime applicazione mobile di Facebook.

Miglior applicazione mobile
Evernote: un sistema estremamente rapido e semplice per annotare idee, appunti, immagini, link, registrazioni audio, organizzandoli in categorie (i taccuini) che possono essere condivisi. Si sincronizza automaticamente tra mobile, online e applicazione desktop. Io lo uso ormai da più di un anno e credo che faticherei a fare senza: semplice, immediato, terribilmente utile. E’ possibile anche inserirlo nelle procedure di iftt, per cui, per esempio, quando effettuiamo una determinata azione, questa può generare in automatico una nota in un taccuino prestabilito su evernote.
Flipboard: lettore di feed che li organizza in modo graficamente molto gradevole. Rende la lettura degli articoli aggregati mediante feed rss decisamente molto piacevole e ha fatto scuola: sono nati diversi feed-reader per dispositivi mobile che hanno messo al centro l’esperienza estetica della lettura nella visualizzazione. Era ora, gli utenti ringraziano.
Pandora: aggregatore di musica basato sulle radio. Sarebbe molto interessante, sennonché in Italia non funziona (ancora).
Spotify: è un software che permette di scoprire e ascoltare musica basandosi sulle dinamiche dei social network.
Square: è un dispositivo/software che permette di trasformare i dispositivi mobile in lettori di carte di credito, in modo da …potersi far pagare ovunque. Il sistema mi pare molto interessante, soprattutto immaginandolo applicato ai liberi professionisti.
TaskRabbit: sistema curioso e interessante, l’idea è “scarica a qualcun altro il lavoro che dovresti fare tu, così avrai più tempo libero”, nella pratica è un sistema di job placement piuttosto evoluto. Si invia la propria richiesta (es. necessità di qualcuno che faccia la spesa, un idraulico, pulizia della casa…) e il sistema propone una serie di candidati disponibili che rispondono ai requisiti richiesti. Se si accetta, si mette in moto il sistema e solo al termine della prestazione si paga TaskRabbit online.

Fine della prima parte.

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