Fine agosto
In città il ritorno del rombo dei motori è il rumore dell’autunno che incombe, o forse è solo il russare dell’estate caduta in letargo.
Appuntamento
Increspò la superficie del lago, incurante specchio di un riflesso solitario.
Il treno
Faceva lunghi fischi, aveva le panchine di legno, era un contenitore di sogni ambulanti.
E noi ci raccontavamo le storie, incredibili, che un giorno avremmo vissuto con quel treno.
Ma lui regalava i nostri sogni ai suoi ospiti, quando spariva all’orizzonte, e tornava il silenzio.
E noi, noi lo sapevamo, così continuavamo a sognare, perché tornasse ogni giorno.
La notte
Appese i propri sogni alle stelle e creò il buio per renderli splendenti.
E così che per il piacere di desiderarli trovò il modo di non dimenticarli mai.
Casette sulla collina al tramonto
Nere e acquattate come puntini di coccinelle, in attesa di volare via, verso la primavera.
Nel tempo di una rosa
La neve si accascia, appassisce e nel tempo di una rosa non è più lei.
Bianca oscurita’
La neve con estrema freddezza sferzava volti anonimi nella bianca oscurità, senza distinzioni, senza tregua, senza motivo.
Terra e neve
La terra asciuga le lacrime della neve, ferita da un raggio di sole, inerme, per un destino immobile che non desiderava.
Fiocco di neve
Errò per gli spazi enormi del cielo e morì per il calore di una mano tesa.